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Il Monte San Giorgio è un rilievo nel sud del Canton Ticino, a cavallo tra Svizzera e Italia. È entrato a far parte del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, grazie ad uno dei giacimenti di fossili marini più importanti al mondo e ad un interessante area geologica.
È possibile rivivere il fascino di questo mondo passato, visitando il Museo dei Fossili a Meride, il Parco Archeologico di Tremona, la terrazza panoramica della Val Mara ed esplorando le suggestive Cave di Arzo, con il loro anfiteatro naturale.
Il Monte San Giorgio vanta su tutto il territorio una rete di sentieri escursionistici e percorsi adatti agli amanti della Mountain Bike, che vi porteranno a scoprire il meraviglioso panorama che abbraccia il lago e le montagne visibili dalla sua vetta (mt 1094), il Poncione d’Arzo, l’Alpe di Brusino e Serpiano, da dove è possibile scendere fino al lago con la Funivia.
Alle pendici della montagna i villaggi di Tremona, Besazio, Arzo e Meride, protetto a livello Federale dagli anni ’70, mantengono ancora un’atmosfera autentica nei loro nuclei, completando l’offerta turistica e culturale anche a livello enogastronomico con i tipici Grotti.
Il Monte San Giorgio ospita una vegetazione variegata con boschi di castagni, querce, faggi e agrifogli e alcune specie protette di fiori, tra cui il gladiolo piemontese (Gladiolous imbricatus) e la campanella odorosa (Adenophora liliifolia), entrambe con fioritura in giugno/luglio. I sottoboschi sono ricchi di aglio orsino e di lonchite (un tipo di felce rara) e degna di nota è anche la varietà di funghi presenti (sono state censite oltre 1051 specie differenti).
Poiché il patrimonio naturale presente sul Monte San Giorgio è rimasto pressoché intatto, è l’habitat ideale per molte specie animali. Non di rado vi capiterà di incontrare le tracce di cervi, cinghiali, caprioli e volpi e di ammirare la magia delle lucciole, il canto di svariati uccelli, oltre che la bellezza dell’airone cenerino e della salamandra. Inoltre, la Rana di Lataste, specie esclusiva del Ticino meridionale, depone le sue uova nelle prossimità del Torrente Gaggiolo, il quale ha origine alle pendici del Monte San Giorgio e si estende oltreconfine, attraversando il Parco Valle del Lanza.